Il mondo Ultras si stringe intorno alla famiglia Sandri

Galleria di foto: striscioni, scritte, coreografie e tutta la solidarietà del mondo Ultras alla famiglia di Gabriele.

« 3 di 5 »

 

STOP PER INTER-LAZIO
Inter-Lazio e’ stata rinviata a data da destinarsi. Lo ha annunciato la federcalcio. Le gare della 12/a giornata della serie A cominceranno con 10 minuti di ritardo. Lo ha deciso la Figc, in accordo con la Lega, dopo l’uccisione del tifoso laziale sulla A1. Giocatori e arbitri scenderanno in campo con il lutto al braccio.

SCONTRI ATALANTA-MILAN: GARA RINVIATA
Rinviato a data da destinarsi l’incontro tra Atalanta e Milan, sospeso per le intemperanze dei tifosi bergamaschi sugli spalti. La gara e’ stata interrotta dopo 7 minuti di gioco dall’arbitro Saccani che aveva mandato le squadre negli spogliatoi. I tifosi hanno mandato parzialmente in frantumi la barriera divisoria a ridosso del campo di gioco.

bergamo

A Bergamo la tensione era esplosa subito alla notizia dell’uccisione di un tifoso laziale, per un colpo di pistola a quanto sembra partito dall’arma di un agente della Polstrada.

Nuovi scontri fra ultras atalantini e forze dell’ordine davanti allo stadio di Bergamo attorno alle 14.00. Gli atalantini hanno attaccato la polizia, che ha risposto lanciando lacrimogeni. Scontri anche tra forze dell’ordine e ultras milanisti. Questi ultimi, che erano già stati fatti entrare nello stadio, avevano cercato di uscirne saltando le cancellate, vedendo che era in corso la battaglia degli atalantini ma erano stati risospinti dentro da un’energica carica delle forze dell’ordine

INCIDENTI A TARANTO, PARTITA SOSPESA

TARANTO – La partita di calcio Taranto-Massese (C1, girone B) e’ stata sospesa dall’arbitro al 13′ del secondo tempo per le intemperanze di tifosi della squadra di casa che hanno infranto una delle vetrate che separano la curva nord dal rettangolo, lanciando fumogeni e tentando una invasione di campo.

TIFOSO UCCISO: A MILANO SASSI CONTRO UN COMMISSARIATO

MILANO – Sassi contro un commissariato a Milano dove unl corteo di circa 400 ultras di Inter e Lazio ha manifestato dopo ilr invio del match. I manifestanti hanno occupato le due carreggiate e dalla folla, qualcuno ha lanciato sassi verso il commissariato. Al corteo si sono aggiunti una cinquantina di ultras del Varese noti anche come estremisti di destra. ”Amato dimettiti”, ”per Raciti fermate il campionato, la morte di un tifoso non ha significato”, gli striscioni esposti nel corteo.

OPERATORI E GIORNALISTI AGGREDITI A SAN SIRO
Due cronisti sono stati aggrediti a calci e pugni da una frangia di ultras del corteo misto di interisti e laziali che stava marciando nel viale di fronte allo stadio di San Siro a Milano. Colpito anche un cameraman che stava effettuando riprese per il Tg4 davanti allo stadio di San Siro ha subito un’aggressione da parte di ultras, e si trova ora al pronto soccorso dell’ospedale San Raffaele per essere medicato.

BASKET: ULTRAS A.J. LASCIANO PALAZZETTO ASSAGO
Durante il primo quarto di gioco del derby lombardo di basket tra Armani Jeans Milano e Cimberio Varese, in corso al Datchforum di Assago, i tifosi della curva milanese hanno abbandonato il palazzetto in segno di protesta per l’uccisione del tifoso della Lazio, avvenuta negli scontri fra ultras juventini e laziali in autostrada vicino ad Arezzo. I tifosi della squadra varesina, che invece sono rimasti al loro posto, hanno indirizzato nei confronti dei poliziotti presenti il coro ‘Assassini, assassini’.

Scontri nella zona intorno all’Olimpico fino a Ponte Milvio
Centinaia di tifosi attaccano le sedi di polizia e carabinieri
Roma, scoppia la guerriglia ultrà
assalti alle caserme, Coni devastato

greni

 

 

 

 

 

L’assalto alla caserma
di via Guido Reni

ROMA – Un assalto in piena regola, un blitz di centinaia tifosi contro una caserma della polizia in via Guido Reni a Roma, la caserma delle volanti nella zona del Flaminio. Un altro assalto al commissariato di polizia di Porta del Popolo, messo sotto assedio da decine di teppisti con spranghe, tondini di ferro e sanpietrini. Un altro contro i poliziotti barricati nello stadio Olimpico e nella sede del Coni. E poi, come in una marcia forzata dall’Olimpico verso Ponte Milvio e Tor di Quinto, un intero quartiere ostaggio della violenza. E’ il caos. E’ il prepartita e il dopo partita della partita che non ci sarà.

Roma-Cagliari è stata rinviata a data da definirsi come altre due partite di oggi. Non ci sono le condizioni per giocare dopo la morte di Gabriele Sandri, 28 anni, tifoso laziale ucciso da un colpo di pistola sparato da un agente della Polstrada in un autogrill vicino ad Arezzo.

La decisione di sospendere la gara, dopo una domenica all’insegna della tensione in tutti gli stadi d’Italia, è arrivata nel tardo pomeriggio. Ma i tifosi sono andati comunque allo stadio e poco dopo le 18 sono incominciati gli scontri. Ma gli autori non sono solo romanisti. Ci sono anche i laziali: un fronte unito contro un nemico comune, le forze dell’ordine.

La caserma
In via Guido Reni c’è la caserma delle volanti. La polizia, in tenuta antisommossa, cerca di contenre l’assalto. Due giovani vengono arrestati. Secondo le prime informazioni sarebbero due giovani ultras, una ragazzo ed una ragazza. Avevano i volti coperti da bandane ed erano armati di bastoni.
Lì vicino, a terra, resti di mattoni, cassette di legno, mazze. Davanti alla caserma, alcuni cassonetti divelti. Tre sono stati rovesciati in terra sul lungotevere Flaminio. E’ stato incendiato anche un bus. Alcuni poliziotti parlano di “danni ingentissimi”. Sul posto inoltre si è appreso che l’assalto è avvenuto poco dopo le 18, ma è stato bloccato e disperso. Abitanti della strada hanno riferito che gli ultras hanno rovesciato fioriere, rivoltato cassonetti e ciclomotori, prima di essere caricati dalla polizia. “Ci hanno attaccato, erano almeno 400 persone. Non sono riusciti ad entrare per un pelo”, racconta uno dei poliziotti.

“Mi hanno tirato una pietra di grossa dimensione sulla costola”, ha detto Antonio Soluri, un funzionario di polizia ferito, “hanno sfondato un vetro antiproiettile. Hanno lanciato di tutto”.

Il commissariato
In via Fuga a Porta del Popolo dove c’è un commisariato presidio di polizia, la scena non è diversa. Distrutto e dato alle fiamme il portone, distrutte piante e infranti vetri, incendiato un bus della polizia. I due agenti che si trovavano all’interno si sono messi in salvo.

Lo stadio
Ma è vicino all’Olimpico che la guerriglia si organizza e tine in scacco polizia e carabinieri. Centinaia di tifosi assaltano la sede del Coni lì vicino. Le guardie di sorveglianza, non armate, barricate all’interno dell’edificio, mentre gli ultras devastano le aree interne della sede. E’ una manovra per attirare le forze dell’ordine che stazionano nell’area dello stadio e ingaggiare uno scontro organizzato. Quando i poliziotti lo capiscono, tornano indietro ma alcuni restano feriti. Gli uffici del Coni vengono devastati. I tifosi lanciano una bomba carta all’interno dell’atrio danneggiando i marmi. Completamente distrutto l’orologio con il count down verso le Olimpiadi di Pechino 2008, tutte le vetrate rivolte al lato di Lungotevere e i computer della reception.

Poi i tifosi bloccano il ponte duca d’Aosta con transenne e isolano l’area dello stadio. Un fotografo collaboratore dell’Ansa viene picchiato e derubato, un cameraman aggredito.

La violenza si sposta a Ponte Milvio: un centinaio di persone lancia una sassaiola contro una caserma dei carabinieri e una delle loro auto viene incendiata.

Intorno alle 22, arrivano una decina di camionette di polizia e carabinieri e mettono in fuga il gruppo di ultras.

Resta il ricordo del loro passaggio: cassonetti divelti, vetri e mazze abbandonate per terra, pezzi di marciapiedi divelti. “Hanno spaccato tutto – racconta spaventato il gestore di un ristorante sulla piazza – erano una cinquantina di ragazzi, tutti vestiti in nero, sono venuti con le mazze e hanno assalito anche alcuni negozi”. Restano tre fermati (i due del commissariato più uno a Ponte Milvio) e decine di carabinieri e poliziotti feriti.

Condividi questo articoloShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+