Luciano Re Cecconi

L’angelo biondo

re_cecconi_74Nato a: Nerviano (MI)
Data nascita: 01/12/1948
Nazionalità: Italia
Altezza: cm 176
Peso: kg 72
Ruolo: Centrocampista
Esordio in A: 04/10/1970 (Foggia-Milan 1-1)
Esordio nella Lazio: 30/08/1972 (LAZIO-Napoli 0-1)
Ultimo incontro nella Lazio: 24/10/1976 (LAZIO-Bologna 3-0)

Biondo centrocampista lombardo, nato a Nerviano (MI) il primo dicembre del 1948, Luciano Re Cecconi arriva alla Lazio nel 1972, su consiglio dell’allenatore Maestrelli, che lo aveva già avuto alle proprie dipendenze al Foggia.
Re Cecconi si impone immediatamente per la forza fisica e i polmoni, che ne fanno un inesauribile motore di centrocampo. Un centrocampista moderno, in anticipo sui tempi. Maestrelli lo inserisce accanto al ragionatore Frustalupi, e i due formano un cocktail fenomenale nella Lazio che si aggiudica lo scudetto del 1973/74 (memorabile il gol, proprio allo scadere, che decide l’incontro col Milan del 30 dicembre 1973). Conosce anche la Nazionale, anche se la sua esperienza in azzurro è brevissima: appena due incontri.
Nel 1976/77 gioca le prime tre partite e poi si infortuna ad una gamba. Un lungo stop, poi il recupero. E’ pronto a rientrare in squadra quando, il 18 gennaio 1977, si reca con l’amico e compagno di squadra Ghedin in una gioielleria di via Nitti, al Flaminio. Il carattere estroverso di Re Cecconi gli suggerisce uno scherzo, che si rivelerà tragico. All’ingresso nella goielleria, si presenta col bavero alzato eclamando: “Questa è una rapina”. E’ questione di un attimo. Il gioielliere, che non conosce il giocatore, lo scambia per un rapinatore. Estrae una pistola, che teneva in negozio in quanto già vittima di precedenti rapine, e spara. Re Cecconi muore praticamente di colpo, lasciando attonita un’intera città e un ambiente che lo adorava, appena un mese dopo la dolorosissima perdita dell’amato mentore Tommaso Maestrelli, stroncato da un tumore il 2 dicembre 1976. Ai suoi funerali, disputati a San Pietro e Paolo, prende parte una folla immensa. E, personalmente, ricorderò come uno dei momenti più toccanti della mia vita quando, il 30 gennaio 1977, la Lazio si reca a Cesena per disputare il successivo incontro di campionato e, nel minuto di raccoglimento, un ignoto trombettiere nella curva della squadra locale intona il silenzio, in un intero stadio sopraffatto dalla commozione.

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re cecconi
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